FUSION METAL (inteso come “ma vedi te se ci dovevan propinare pure il”)

C’è una cosa che mi sento di puntualizzare: il jazz applicato al metal ha senso solo se fai metal. Il metal applicato al jazz, stessa cosa, ha senso se fai metal. I Naked City dei pezzi veloci ma tutto sommato pulitini e minimali e messi di traverso non funzionano quanto i Naked City dei pezzi-carneficina-truculento-artsyfartsy raccolti su Torture Garden. Non andiamo (andavamo) a vedere gli Zu una volta ogni mese e mezzo perché siamo fanatici dello strumento, ma perché spaccavano il culo alla merda stessa rendendo la merda una merda senza culo e piegandoci ulteriormente. Così come qualsiasi altro gruppo tecnicamente riconosciuto come valido e/o composto da musicisti di comprovata perizia ci piace sempre e solo se usa la comprovata perizia di cui sopra per bruciarti il cervello con modi inediti di farti male alle orecchie e/o torturarti i coglioni con scale progressive senza senso che durano un’ora e mezzo tipo quel disco degli Orthrelm. Peraltro abbiamo una lunga lista di gruppi su cui abbiamo iniziato a cagar sopra in quanto appannaggio di certi riccardoni dell’ultima ora, tipo appunto i Tool da dopo Aenima, ma anche prima vanno rivalutati e pisciati fuori dalla nostra discografia essenziale ASAP, i Meshuggah immediatamente dopo Nothing, certa gente inqualificabile tipo Dredg da El Cielo in poi eccetera eccetera eccetera. Non abbiamo una vera e propria issue contro Dream Theater o Pain of Salvation o gente così, perché NON LI ABBIAMO MAI ASCOLTATI IN VITA NOSTRA e se ne abbiam detto male l’abbiam fatto su una vaghissima idea della musica che fanno e che non fanno, cioè a quanto abbiamo capito fanno musica metal non violenta e quindi non fanno musica metal. Ma anche gente tipo Ephel Duath a ragion veduta s’è macchiata di crimini simili con dischi tipo The Painter’s Palette, e insomma la piaga del riccardonesimo è tutt’altro che circoscritta.

Purtroppo tutto il movimento contro il False Metal con cui ci siamo bellamente sollazzati tra la seconda metà degli anni novanta e i primissimi duemila -ricordo un fondamentale topic sul forum di Metallus o Metal.it in cui si andò avanti per quattromila post discutendo se l’assolo di basso di Another Life degli Skylark contenesse o meno una stecca, cosa che ancor oggi peraltro non so pur essendo riuscito finalmente ad ascoltare il pezzo su youtube (ed anzi essere scoppiato in lacrime nel ricordare la storia, avere pensato di cercare il pezzo su youtube e trovarlo)- si era concentrato su un ritorno della forma estetica che ha bruciato parzialmente l’efficacia di un messaggio giustissimo et importantissimo, e cioè che non posso mettere in macchina un disco metal e il mio passeggero non-metal lo ascolta e prova qualsiasi cosa che non sia l’istinto di pugnalarsi le orecchie e/o gettare il disco di cui sopra fuori dal finestrino. Punto e basta. Voglio dire che sì, l’unica cosa fissa del ruock e del metal è questa cosa della violenza gratuita e immotivata e questa cosa per me non è negoziabile. Voi naturalmente potrete avere tutte le idee che Dio ci ha mandato in questa terra, ma sono idee fondamentalmente sbagliatissime.

Ora, la fregatura è che Bastonate –pur reclamando una propria autonomia dal cervello umano e dalla realtà corrente dei fatti- basa i propri aggiornamenti su cose che stanno succedendo e meritano di essere coperte o quantomeno blastate in culo. E quindi il problema legato al metal-non-dannoso, questa categoria priva di ragion d’essere, è un problema che sentiamo in qualche modo reale. Vale a dire che nell’aggiornarmi con cosa si dice in giro per i blog e i social network incappo in un post di Metalsucks nel quale si racconta tranquillamente che un chitarrista fusion-fusion di nome Felix Martin è stato messo sotto contratto da Prosthetic senza dileggiare nessuno degli interessati.

Già di per sé Prosthetic è IL MALE. Il successo dell’etichetta nei primi anni duemila corrisponde, puro e semplice, con l’inizio di uno dei periodi più bui e privi d’interesse della musica di ogni tempo e fatto di deathcore, Lamb Of God e produzioni computerizzate che chiedono la messa in opera di un nuovo trasversale olocausto di ascoltatori di musica e cose simili, musica che ha influenzato (nel senso di infettato) quasi tutto quel che succede nella musica pesante odierna a partire da Relapse e simili. E dopo un primo periodo di patetico marketing dell’esser buzzurri mascherato da revivalismo heavy metal, ha semplicemente continuato a buttare sul mercato merda di cane con un briciolo di seguito. Ma nel caso di cui sopra la mefistofelica (o forse gesuitica) unione tra riccardonesimo spinto e concetti tipo ultime tendenze del metal tocca livelli inediti. Presto o tardi gli stessi ragazzini emo del giro protoolscore smetteranno la frangetta in favore di una coda di cavallo riccia e compreranno una Ibanez a doppio manico (o quel che è), sdilinquendosi in suite di metal concettuale di quindici minuti a botta. Metalsucks si cura di taggare il 2012 come l’anno del fusion-metal, costringendomi a venire a contatto con roba tipo questo gruppo. Piglia male, e al contempo non abbiamo mai sentito così necessaria la presenza sul mercato di un disco ultracelebrativo degli UNSANE e i dischi in uscita di Melvins e gli stessi Disquieted By o i vari 16 del caso. Salviamoci finchè siamo in tempo. A tutti coloro che vorranno sollevare obiezioni tipo ma sì ma questo disco in realtà è figo sei tu che non capisci un cazzaccio di musica, fatti meno seghe e sturati le orecchie e cose così, rispondiamo idealmente