E’ un horror, non un horrorino o un horroraccio. Si basa su una sfida con regole precise, con conti alla rovescia e tempi che si sovrappongono, con menti che vengono sedotte dall’oscurità, con un rumore di sottofondo che di tanto in tanto diventa un riff carpenteriano (nel senso di john), non punta sull’imprevedibile, ma sull’ineluttabile. Un altro film si basava su questi ingredienti, pur se irraggiungibile e ben più radicale: Il signore del male. Ho detto un cazzo.