Una cosa sullo SLUDGE in generale che in realtà vuole parlare dei GRIME

grime

Questo blog è nato riciclando un’idea. L’idea originale risale a otto anni prima della nascita del blog: a quei tempi avevo conversazioni settimanali con il redattore m.c., roba di tre ore a botta, nelle quali ci scambiavamo opinioni su musica noise metal indie e stoner, più o meno a caso. A un certo punto venne fuori l’idea di fare una webzine per quattro poveri stronzi, una cosa che trattasse solo di SLUDGE.

Lo SLUDGE è un genere musicale, e immagino che persino sullo sludge esistano problemi legati alla definizione. Per me se dici SLUDGE intanto è importante usare LO STAMPATELLO, e poi ti rispondo che è una specie di misto tra stoner rock e doom metal però urlatissimo e violentissimo. Qualche anno fa, ai tempi degli m-blog, ce n’era uno sensazionale che si chiamava SLUDGE SWAMP, però non trattava solo sludge, era un blog che caricava dischi stoner di ogni tipo, diciamo. La definizione di SLUDGE è comunque impropria. Un sinonimo di SLUDGE è EYEHATEGOD. Altri sinonimi sono tipo IRON MONKEY o anche CAVITY, anche se i CAVITY sono un po’ un gruppo di confine e se ve li sentite insomma.

Dicevo: una webzine SLUDGE. Io per quanto riguarda internet mi comporto un po’ da palestrato mentale, se capite cosa intendo. Metto insieme un progetto del cazzo, lo implemento e vedo come va. Poi lo chiudo perché mi rompo, o più spesso il progetto non va. Comunque la webzine SLUDGE è rimasta in sospeso per un po’ di tempo ed ho sempre pensato a lei con molto affetto. Non è perché lo SLUDGE sia il mio genere musicale preferito (non lo è, lo ascolto solo per fomentare o assecondare un certo stato d’animo), è perché una cosa del genere presuppone una visione. È la stessa visione di cui deve essere dotato un musicista che suona questa cosa: microvariazioni inesistenti su un tema che già come linee generali è poco interessante. I testi parlano di sfondarsi di trombi, odiare Cristo, disprezzare il capitale e poco altro. Se riesci a percepire che accordi sta facendo il chitarrista, è probabile che la musica non sia buona. Dal punto di vista critico occorre ricostruire chirurgicamente i concetti fondamentali in base a cui si scrive di un disco, senza cedere alle trappole del finto intellettualismo e dell’altrettanto finta cafonaggine ma trovando un modo per continuare ad essere interessanti. Dal punto di vista della ricerca bisogna trovare il modo di beccare dischi, cioè scartabellare in giro per message board minoritarie nelle quali trovi una o due persone a conoscenza di dischi fenomenali che non siano sempre e solo roba giro southern metal o certa Relapse d’accatto o il resto; dal punto di vista tecnico devi imparare quel tanto che ti serve a creare e metter su un sito, o trovare qualcuno che ti faccia da webmaster gratis senza pretendere di scrivere i pezzi e rovinare la festa.

Naturalmente i progetti del primo internet vanno tutti a puttane per il punto numero 3. Poi arrivano i blog e l’unica scusa se non lo fai è che stai pensando ad altro, e io penso ad altro e la accampo. Ho avuto blog per cinque anni almeno, prima di pensare di aprirne uno sulla musica. Tra i miei preferiti ci sono questo questo e questo, stando solo ai blog. Poi mi torna la voglia di sentire dischi metal e penso che a parte SoloMarcello, il quale non aggiorna spesso, non ci sono blog metal che mi piacciono. Ne apro uno con m.c. L’idea originale è quello di farne uno sullo SLUDGE, naturalmente, poi l’idea va a puttane. Cose che succedono, e se ascoltassi gruppi SLUDGE un’ora al giorno probabilmente uscirei pazzo.

Ecco, se Bastonate fosse stato un briciolo fedele all’idea per cui è nato, probabilmente saremmo qui a parlare di Deteriorate dei GRIME come del miglior disco mai realizzato. Perché se parliamo di quell’estetica esatta che era alla base di tutta la faccenda io non ho mai sentito niente di più aderente. Inizia con una registrazione che non riconosco e poi ti massacra di riffoni stoner, roba lenta e marziale e incazzatissima, no, più incazzata di così, e poi il tizio inizia a urlare e diventa tutto –semplicemente- insostenibile. Ecco. E non smette fino alla fine. Quando li vedi dal vivo ti rendi più o meno conto di che roba è: chitarrista accaccato al microfono che ringhia come un pazzo e sembra dover morire da un momento all’altro, gli altri due torvi e incazzati sui loro strumenti. Una prova di violenza che ha un senso solo nel momento in cui condividi la visione dei GRIME, naturalmente. Che è la visione alla base dello SLUDGE. E se la condividi hai bisogno di un disco come Deteriorate come dell’aria che respiri. Ho letto una cosa su twitter ora, non c’entra niente coi Grime ma in qualche modo penso di sì.

The sound of a million Black Flag bars tattoos racing to the dermatologist for removal at once.

 

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