Faccio presto, uno dietro l’altro, poche righe e tante immagini.
Mezzobusto infilato nel sabbione e ortiche tutt’attorno per riassumere l’idea di natura morta che striscia fuori già dal primo pezzo di una cosa che io aspettavo con un certo gusto, nel senso che ho un debole sia per i Loma Prieta che per i Raein: se voi non avete lo stesso debole state sbagliando qualcosa di abbastanza fondamentale. Cinque tracce che scorrono via nel tempo di un ictus. Bene i Loma Prieta, benissimo il pezzo dei Raein.
Qualcuno la smetta di sottovalutare gli Shizune se lo sta facendo. Lo split dell’amicizia e degli abbraccioni con i Minus Tree è una gran storia di legami e di botta vera che ve la raccomando. Un lato occupato da un solo pezzo spesso come il fondo argilloso del mare del cazzo che abbiamo qua nell’Adriatico, dove “qua” sta per “quassù da dove veniamo io e gli Shizune”, perchè i Minus Tree condividono lo stesso mare ma dalle parti di Bari e si sa che l’Adriatico inizia ad essere un mare vero da Rimini in giù.
Unico pezzo, si diceva, ma di una pesantezza e di una pacca che fa su bolgia. Sull’altro lato ci sono invece due pezzi dei veneti che per me rimangono la migliore espressione di quello screamo col tiro hardcore che mancava fatto in quella certa maniera che ti sega le gambe dai tempi di Super Omega dei La Quiete. Vi potete ordinare il vinile (300 copie di cui 100 trasparenti) a tiratura limitatissima qui, inoltre potete ascoltarvi tutto quanto e scaricarvi i pezzi dai rispettivi bandcamp.
Dopo la roba pesa lì sopra vale la pena di entrare un minimo in clima estivo con quattro gruppi per un disco uscito qualche tempo fa per Topshelf: Tigers Jaw, The World Is A Beautiful Place & I Am No Longer Afraid to Die, Code Orange Kids, Self Defense Family fanno la staffetta per l’aperitivo meno situazionista possibile. Punk per sorrisoni e Wayfarer sporchi di sabbia.