Stavo per scrivere questa frase: “C’è poca roba questa settimana; sarà perché è estate, sarà perché a Bologna fa più caldo che altrove, sarà perché hanno sgomberato il Lazzaretto (lo dice anche Nicola Manzan su Blow Up) e quello nuovo è peggio di una trappola per topi idrofobi”. Poi mi sono reso conto che non è vero un cazzo: di roba ce n’è a strafottere, è casomai la voglia di vivere che manca nel pieno di questa estate più torrida di tutta la storia dell’umanità. Dunque, via alla sarabanda; mi raccomando bere molta acqua, bagnare spesso e con acqua fredda tempie e polsi, evitare bibite gassate e cibi grassi e prediligere anzi pasti leggeri a base di frutta e verdura, e soprattutto tra le 11 e le 18 restare a casa se non in caso di assoluta necessità e non uscire neanche in quel caso.
Si comincia questa sera lunedì 19 luglio ai giardini di via Filippo Re proprio con Nicola Manzan, che ripropone l’efferato e spasmodico one-man show di Bologna Violenta: in programma, come di consueto, un sacco di tirate grind di venticinque secondi intervallate da samples presi da film di serie Q o mondo-movies dimenticati da Dio e dagli uomini con tanto di voce narrante robotica di prammatica, grida sconnesse, contorcimenti da epilettico, gran battere di suole sulle assi del palco e, da qualche parte in mezzo al set, immancabile cover per violino del tema principale di Milano trema: la polizia vuole giustizia. Poi tutti all’Echoes, c’è DJ Sneak: che per le teste house è come dire che questa sera la Messa verrà officiata dall’apostolo Paolo in persona.
Martedì la piccola oasi di villa Mazzacorati farà da cornice al live del timido, introspettivo e indietronico Populous; contemporaneamente, al bagno Hana-Bi a Marina di Ravenna, qualcuno scoprirà se quel pazzerellone di Wavves è finalmente in grado di portare a termine un concerto senza cadere in preda al delirio da astinenza di psicofarmaci. In entrambi i casi l’ingresso è gratuito e i live termineranno entro mezzanotte.
Mercoledì il delirio: New York Ska Jazz Ensemble ai giardini di via Filippo Re, Fucked Up all’Hana-Bi, e soprattutto Zekkini in Patriottismo psichedelico ad aria condizionata, tra le accoglienti stanze del Jamboree, a Bologna in via del Rondone, 4. Dovunque decidiate di andare, l’ingresso è ancora una volta gratuito.
Giovedì si riaprono i cancelli dell’XM24 per il temerario (viste le temperature) Midsummer Soul Party: tutte le informazioni Qui. Per chi invece avesse voglia di vedere vecchi leoni all’opera, i Deep Purple suonano allo Stadio di Reggio Emilia.
Venerdì era in programma una seconda serata del Midsummer Soul Party (in cartellone Gerda, Lady Tornado, d.u.n.e. e Mother Propaganda), ma da tempo la data è scomparsa dal sito e non si è più saputo nulla (perlomeno da queste parti); per evitare di fare il bis dopo il pacco immotivato dei Dysrhythmia meglio fare come se l’XM sia chiuso e, al limite, farsi venire l’orchite con i Turin Brakes ai giardini di via Filippo Re (almeno è gratis). Sabato sarà una serata a dir poco epica grazie ai Napalm Death ricollocati (probabilmente così, tanto per il LOAL) al Boulevard di Misano Adriatico; ah, per la serie “e sticazzi nun ce li metti“, al Rock Planet suonano i Papa Roach (quanti paganti totalizzeranno secondo voi? Due? Tre?). Gran finale domenica 25 all’Atlantide con un appuntamento irrinunciabile per le salamandre (o per i revivalisti senza un perchè del thrash metal anni ottanta con azoto liquido nelle vene al posto del sangue): in una botta sola i calligrafici Violator e Fueled By Fire, assieme a Carlos Dunga (complimenti per il nome) e Isolamento. Selezione all’ingresso: chi non indossa pantaloni strettissimi strizzapalle, scarpe da ginnastica bianche orribili, gilet di jeans sdrucito e stinto con tante tante toppe dei D.R.I. e bandana verrà lasciato fuori.
EDIT DELL’ULTIM’ORA: la serata del Midsummer Soul Party di venerdì 23 luglio all’XM24 si farà come da programma. Per sommovimenti telematici incomprensibili alla mente umana, il browser installato sul mio pc antidiluviano da un certo momento in poi si è rifiutato di visualizzare la pagina web corrispondente, che da un qualsiasi altro pc risultava (e risulta) ancora esattamente al suo posto, dove del resto è sempre stata. Forse è giunta l’ora di passare a un navigatore più aggiornato del vetusto Internet Explorer 6 che da eoni mi ostino a usare… Qui sotto il flyer del festival al completo. (Mille grazie ad Alessandro per la segnalazione)