LIRBI #2 – LEGEGRE È IL DIAVOLO (LIBRI SUL DIAVOLO)

Grobbo (courtesy of FF)
Grobbo

LEGGRE è un atto rivoluzionario. Vaffanculo. Leggere è una faticosa, noiosa azione umana che, noi riteniamo, possa avere una vaga valenza rivoluzionaria qualora, non so, venga compiuta sotto mortificanti regimi che intendano impedire di farlo. Che poi non so, poniamo, se l’ISIS vietasse di leggere i cazzoni euroamericani ossessionati da sesso e DANARO, non so, se l’ISIS vietasse di leggere Taje Salasi (non andrò a cercare su google come SE SCRIVE, e questo fa parte del mio disprezzo) ma anche più su, diciamo Roth, Roth Philip intendo, ma anche la non-letteratura, tipo diciamo quei mendaci adoratori del diavolo che sono gli ECONOMISTI, intendo gli economisti LIBERALI demmerda, e che sono pubblicati tutti tipo da boh, dalle università private milanesi, insomma, quale sarebbe il male, quale il bene, quale l’argomento di questa introduzione, che mi sono perso? Ah, sì, IL DIAVOLO. Questa puntata di LIRBI è dedicata ai libri sul DIAVOLO.

 

Josè Antonio Fortea, Summa Daemoniaca. Trattato di demonologia, Tre Editori (sì, si chiamano proprio così), pp. 260, € 18,00

Il diavolo sta cercando di impedirmi di scrivere questa recensione. Davvero, sono settimane che ci provo, io che di norma dedico a queste cose non so, diciassette secondi l’una. E invece in questo caso scrivo, scrivo, e viene sempre una merda. Oppure succedono fatti paranormali che mi scoraggiano: non so, mi squilla il telefono. Dio, aiutami a portare a compimento questa missione di DIVULGARE L’ESISTENZA DEL TRATTATO DI PADRE FORTEA, di cui il Nemico ha paura, e proprio ora che scrivo delle mani nere, scivolose e adunche mi stanno afferrando le caviglie sotto la scrivania e AIUTO, AIUTO.
No, cazzo, ce la farò. Ho letto Summa Daemoniaca e so un sacco di cose sul diavolo – che non conosce davvero il futuro, è solo superintelligente, per esempio, e che è vincolato alle leggi della fisica. Soprattutto, che non bisogna averne paura, perché Maria ci protegge. POI TI APPARE IL CAPRONE GIGANTE DI FUOCO NELLA NOTTE E ALLORA NON LO SO MICA COME FAI A NON CACARTI SOTTO, FORTEA. (Infantilmente, scioccamente, devo dare 666 come voto a questo libro, che – non so se si è capito – è un serio trattato di demonologia. Giuro, esiste, è tradotto in italiano ed è un totale mindfuck)

Johann Weyer, Pseudomonarchia daemonum. Organigramma dell’inferno, Mondadori, pp. 108, € vari

Negli anni ’90 ci lamentavamo di un sacco di cose, praticamente di tutte, e non riuscivamo ad apprezzare il fatto che la musica rock esisteva ancora, la lettura anche, e si pubblicavano le cose più assurde. Per ragioni inintelligibili oggi, esattamente vent’anni fa (settembre 1994) Mondadori – non un oscuro stampatore metallaro – pubblicava una traduzione di questo grimorio del ‘500 che, a parte qualche breve istruzione su come evocarli, è in sostanza un elenco di tutti i diavoli dell’inferno con le loro caratteristiche. La cosa davvero inquietante e preoccupante, più delle descrizioni vere  e proprie (che sono cose tipo “Zaleos è gran conte che compare come guerriero bellissimo che cavalca un coccodrillo”), è il sottotitolo aziendalista dato all’edizione italiana, quell’ORGANIGRAMMA che squarcia ‘o velo su un’angosciante verità, [ossia che] l’inferno non è un pauroso esercito, ma una MALEDETTA AZIENDA con l’ufficio del personale, il cda, i sindacati interni e gli assurdi compiti dati ai dipendenti. (Infantilmente, scioccamente, devo dare 666 come voto a questo libro, che – non so se si è capito – è un serio trattato di demonologia. Giuro, esiste, è tradotto in italiano ed è un totale mindfuck)

Girolamo Menghi, Il flagello dei demoni. Esorcismi terribili, potentissimi ed efficaci, Neri Pozza, pp. 416, € 10,00 nei remainders

Dal pozzo nero degli anni ’90, ma sull’altra sponda rispetto a Weyer, un altro irrinunciabile libro di qualche anno successivo alla Pseudomonarchia daemonum, che insegna stavolta come stracazzo rimediare se ti sei troppo compromesso con il demonio. Stiamo parlando di oltre quattrocento pagine fitte fitte in italiano antiquato, e piene di pippe mentali e giri di parole sul CRISTO e l’ECCLESIA. Voglio dire, leggi le 40 pagine sostanziali della Pseudomonarchia (le altre sessanta sono un’introduzione moderna e note piuttosto inutili) e formi un gruppo heavy metal, e se invece provi a rivolgerti al bene, cosa trovi? Richieste di duro lavoro e sacrificio. Ma ADVENIAT INFERNUS, adveniat.(Infantilmente, scioccamente, devo dare 666 come voto a questo libro, che – non so se si è capito – è un serio trattato di demonologia. Giuro, esiste, è tradotto in italiano ed è un totale mindfuck)

Leonardo Boff, Chiesa: carisma e potere, Borla (LOL!) editore, pp. 275, € boh anche qui vari, dipende a quanto ve lo mettono su Ebay

Questo libro è stato scomunicato*, perciò è pertinente, e un satanista se lo va a leggere. Ma Dio, i libri dei preti. Parti con tutta la buona volontà – “adesso mi sparo un trattato di teologia” – e dopo quindici, venti pagine di CRISTI e CARISMI sei lì che arranchi e pensi – SÌ, MA QUANDO ARRIVA LA FIGATA? Così ecco che uno, dal gran nemico di Ratzinger, si aspetta PAGINE DI FUOCO e invece è tutta una cristologia latinoamericana. Meno peggio, devo comunque ammettere, dei normali libri cattolici. Ad ogni modo Ratzinger, grande mistico spirituale, uomo di ragione e di mondo, aveva ragione da vendere e spero abbia scomunicato Boff quando ne ha avuto la possibilità. La Chiesa non è una democrazia. Ma che cosa sono, alla fine, i carismi? (Se il diavolo è 6, allora Dio è 7)

* Questa informazione è inesatta, ma chi se ne frega. Se desiderate informarvi leggete pure i vostri blog letterari.

Wahid Ibn Abdessalam Bali, Sword Against Black Magic & Evil Magicians, Al-Firdous, pp. 282, £ 17.20

Un momento, un momento, perché mai il diavolo dovrebbe essere solo quello Cristiano, e perché solo i cristiani dovrebbero combatterlo? C’è un’ipotesi che non abbiamo esplorato, e cioè che il diavolo SIAMO NOI, bush marines renzusconiani obamiani, noi in parecchi casi donne, diciamo, e fortuna che esistono gli editori indipendenti musulmani con base a Londra, che pubblicano trattati per difendersi dalla magia nera. Trattati, intendo, che assumono un punto di vista totalmente coranico, riportano l’editoria ai tempi del ciclostilato in proprio e, cosa più importante, spostano la realtà di tutti i giorni su un piano completamente Alan Moore. Ragazzi, la gente esce col machete a Woolwich e Scotland Yard cade dalle nuvole. Secondo me, stanno cercando nel posto sbagliato (Infantilmente, scioccamente, devo dare 666 come voto a questo libro, che – non so se si è capito – è un serio trattato di demonologia. Giuro, esiste, è in inglese – almeno non in arabo – ed è un totale mindfuck)