PITCHFORKIANA (Zola Jesus, S.C.U.M., Verme, Zen Circus, MoHa!, Drive OST)

VVAA – DRIVE OST
Dark-ambient fighetta declinata alla Bristol-maniera più un po’ di pezzi sparsi tra wave brutta (nel contesto bellissima), cosine pop e persino drugapulco. È un disco d’uso: lo metti in macchina mentre guidi in autostrada e ti senti figo anche se hai addosso un bomberino argentato.

 

 

ZOLA JESUS – CONATUS
Indie-dark-ambient-pop commutativo (il genere più frequentato del pop di questi anni: cambi l’ordine dei fattori nel disperato nella vana speranza che il prodotto cambi). Questo pezzo viene pubblicato ad uso di chi tornerà su questo blog tra un paio d’anni cercando su google “ti ricordi quando Zola Jesus sembrava un’artista di qualche rilevanza?”. Ecco. Non ci credete? è in streaming.

 

VERME – VERMICA
La copertina (già sai) è quella del Black Album però rosa e col verme al posto del serpente. Il disco è verde però con scritto sopra QUESTO DISCO è ROSA. La musica è tutta quella edita finora, che potete scaricare illegalmente però legalmente, all’indirizzo. Oppure essere fighi e giusti e comprare.

 

 

MOHA! – MEININGSLAUST OPPGULP
Raccoglie singoli e materiale sparso. Paradossalmente, nel complesso, è il disco più strutturato che i MoHa! abbiano cagato fuori e forse l’unico che in prospettiva verrà persino voglia di rimettere nello stereo. Se ne volete parlare in giro raccomando molto il copia-incolla sul titolo.

 

 

THE ZEN CIRCUS – NATI PER SUBIRE
Ci sono persone a cui questa roba piace. Io me la immagino funzionare solo nelle cuffie di qualche tizia che si fa fotografie nelle scalinate di Bologna con lo spolverino di pelle di foca sopra la maglietta degli Husker Du nuova di zecca la minigonna e gli stivali di canguro per aggiornare il fashion blog.

 

 

S.C.U.M. – AGAIN INTO EYES
Questi invece li ho pescati a cazzo pensando che fosse uscito un nuovo disco degli Scum di Casey Chaos. Li metto dentro per ricordare a me stesso che gli Zen Circus sono solo una parte del problema.

Arrota libbera #3: Copparo Violenta vs, Safe European Home

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Dopo aver visto i Putiferio, i Verme e (a sorpresa, visto che The Secret son saltati causa problemi – ehm – di line up) i Modotti di scena a Copparo Violenta nell’ambito del locale Summer Festival, posso ragionevolmente affermare che:

  • i Modotti sono una bella sorpresa e suonano come una versione math-rock dei Fugazi. Possono anche non piacere, ma a me sono piaciuti un sacco ed oltretutto mi ci sono perso dentro come mi perdo in ogni gruppo che ha due gemelli nella line up e suona roba che ti entra dentro. Comacchio vince sempre.

  • i Verme fanno piangere perché suonano quell’emo lì e ci credono ancora manco fossimo nel anno 1998, hanno tante cose da dire e necessitano di più occasioni per poterle dire. Fichissimi, speriamo che Carlo Pastore si ricordi di loro e li porti in Rai.

  • i Putiferio suonano tipo come una Vespa 50 Special elaborata che sta per grippare ma cerca disperatamente di restare in vita, e dunque pieno-vuoto, rumore-silenzio, tondo-quadrato, sali-scendi, quiete-violenza, punta-tacco, psichedelia, psichedelia, oh yes psichedelia. Qualcuno lo chiama hardcore evoluto, altri noise-core, io che me ne fotto delle etichette sono fermamente convinto che i Putiferio spacchino il culo e la loro esibizione sia stata il vero momento supremo della serata. Chi li ha snobbati per bere birra, fare tardi accidenti, ballare con le tipe con i vari strusciamenti ma soprattutto per mangiare piadina ha commesso un grosso errore.

E poi son tornato a casa ascoltando in loop Safe European Home dei Clash. Tipo cinque volte. Senza motivo, mi andava di farlo. Tutto il resto è game over, me compreso.